POR-FESR 2014-2020 - Recupero e rifunzionalizzazione del compendio Spianamento in Via San Sebastiano

Il compendio denominato "Spianamento" sito in Via San Sebastiano in Diano d'Alba è di proprietà del Comune ed è un edificio di fondazione antica, frutto di una trasformazione complessa e documentata.

Il progetto "SPIANAMENTO SAN SEBASTIANO. RECUPERO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPENDIO PER LA SUA VALORIZZAZIONE A FINI TURISTICI E CULTURALI" - CUP : D41E18000130002  prevede interventi di Restauro conservativo di Spianamento: nella palazzina del loisir  dove LANGA DEL SOLE  ha allestito il Diorama delle Suggestioni destinato alla promozione del paesaggio e della cultura dell'Alta Langa, nel parco è stato allestito il Giardino EVENTI EXPO destinato alla promozione dell'economia Alta Langa, completando con interventi di sistemazione del verde e di illuminazione scenografica i lotti di intervento finanziati dal programma LANGA DEL SOLE  reso possibile dal contributo della FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO.

NOTIZIE STORICHE

Tra i luoghi dell'albese che appartengono a pieno titolo al reticolo storico-archeologico del territorio, Diano d'Alba è forse il primo , insieme alla città di Alba Pompeia. Il motivo di questo primato non risiede tanto nelle considerazioni toponomastiche che attribuiscono alla località connotazioni di età antica, quanto piuttosto nelle vicende storicamente fondate che interessano la Villa di Diano , a partire dal periodo tardo-antico per tutto l'Alto Medioevo. Durante il tempo storico compreso tra il secolo VII ed il secolo XI Diano assunse un ruolo di "capitale" superiore a quello della città stessa. 

Proiettando oggi l'immagine di duemila anni di storia di Alba e di Diano d'Alba, si può essere tentati di pensare le due località come un tutt'uno , legate nella millenaria complessità della nostra tradizione culturale. in questa prospettiva lo Spianamento ha il ruolo da protagonista, come sede della Pieve di San Giovanni.  Risalente all'epoca tardo-antica e alto-medievale, l'esistenza della Pieve indica in centro fisico e morale di un popolato insediamento rurale, esteso ad un vasto territorio circostante e diviso in diverse unità di produzione. La traccia di questa organizzazione del territorio è tutt'ora viva nell'articolazione amministrativa delle comunità, come un segno antico che sopravvive e che è nostro dovere interpretare, per poterlo valorizzare.  La consistenza del castrum comitis è il problema archeologico e storiografico che oggi si ha il dovere di ricostruire.  L'immagine con cui Mario Corrado ha intitolato il volume da lui dedicato alla storia più recente del Comune di Diano d'Alba ha un valore certamente ermeneutico :  Diano, figli del grande castello. 

 Diano nei diplomi imperiali

La prima attestazione documentale del comitatus dianensis risale all'anno 866. Gli studiosi sono concordi nell'accreditare l'esistenza storica di questo comitato e nell'identificarne la sede con la località di Diano , sita presso la città di Alba. L'attestazione appartiene ad un diploma imperiale emanato dall'imperatore Ludovico II  il 4 luglio di quell'anno. Un contratto risalente all'aprile 901 stipulato tra il Vescovo di Alba Liutardo e l'abate dell'Abbazia di San Colombano di Bobbio riguarda "curtes et funda"  posti in finibus comitatum abodonense, dionense et Astense". Un secondo diploma imperiale, , emanato da Enrico II il 14 maggio, conferma nel 1014 l'esistenza del comitatus dionensis. L'ultimo documento noto alla storiografia relativa al comitato di Diano riguarda la donazione di una corte "in comitato dianensi posita" , risalente al 1033. 

Gli storici ritengono che l'attestazione del comitato in piena età carolingia consenta di affermare che Diano si consolidi come sede di potere nel periodo compreso tra il secolo VII ed il secolo VIII, corrispondente all'epoca in cui la storia del luogo è presumibilmente interessata dallo stanziamento diretto della stirpe militare germanica dei Longobardi.  Il  comitatus dianensis ed il comitatus albensis  coincidono : il diploma imperiale del 1014 li impiega entrambi per indicare le medesime proprietà; dal 1033 in poi  il progressivo prevalere del termine  albensis su  dianensis  dimostra che nel corso del XI secolo, con il potenziamento vescovile, il centro urbano ritorna ad essere sede del potere civile.  Diano è la  "capitale" del comitato nella fase in cui il controllo militare su di esso è esercitato da un gastaldo dalla posizione fortificata rappresentata dalla sua rocca. Il ruolo della località è strategico: il comitato corrisponde con il distretto dell'antico municipium  romano , che si estende dalle rive del fiume Tanaro presso Alba fino ai confini del distretto ligure di Albenga. Il territorio del comitato è documentato dai confini della Diocesi sotto la giurisdizione religiosa del vescovo-conte di Alba , attestati ancora nel 1325.

Diano ed il cittadinatico albese

A seguito del ritorno dell'autorità amministrativa del comitato in ambito urbano, Diano conserva la propria natura di piazzaforte comitale e "capitale vescovile" , cioè di principale possedimento in proprietà diretta dell'antico  comes  , insieme alle altre ville vescovili di Rodello, Planum (l'odierna Grinzane Cavour) Roddi, Verduno e Guarene. Queste terre circondano il territorio della città come una linea di difesa militare contro l'eventuale offesa bellica proveniente dal territorio posto a settentrione di Alba , precocemente interessato dal progressivo insediamento della stirpe militare germanica dei Longobardi.  Dopo cinque secoli restano le sei ville , i cui homines  sono legati al vescovo da vincoli di fundus  : tra il 18 settembre 1197 ed il giorno 8 dicembre 1292 la storia ci racconta di come l'intera comunità si sottrae alla giurisdizione episcopale , che conserva solo i diritti come di proprietà.

Il complesso di San Sebastiano - Lo Spianamento di Diano

Il sito del complesso di San Sebastiano , meglio noto come Spianamento di Diano, è sempre stato esterno al "Grande Castello"  ed ai margini dell'abitato.

Occuparsi dello Spianamento di Diano significa occuparsi della famiglia Rangone, Conti di Montelupo.  I conti sono esponenti dell' elite sociale che emerge e si afferma e si afferma tra il secolo XVII ed il secolo  XVIII con il rafforzarsi dello stato sabaudo in Piemonte.  Il capostipite  Filippo Buriano non è nobile di nascita : egli acquista il feudo di Montelupo dal Conte Giambattista Malvasia nel 1669; inoltre acquisisce il cognome militando al servizio della nobiltà sabauda ed il titolo di Conte di Montelupo nel 1679.  Filippo Buriano  acquista il complesso di San Sebastiano dal Vescovo Brizio che ne è il proprietario : l'edificio risulta concesso ai monaci Agostiniani come sede conventuale.  Tra la fine del XVI secolo e la prima metà del XVII secolo il complesso di San Sebastiano cessa di essere un convento e viene adattato a "Palazzo".  In quel lasso di tempo il  "Palazzo di San Sebastiano" è la residenza principale dei nuovi Conti di  Montelupo , fortemente legati al fondo rustico.  Nel XVIII secolo i Conti , gestendo il proprio notevole stato patrimoniale , risiedono stabilmente in Alba , al tempo del Conte Carlo Francesco, padre dell'ultimo conte  Carlo Emanuele.

 Oggi il complesso di San Sebastiano ha la stessa consistenza immobiliare di fine Settecento.

I fabbricati ed i giardini appaiono caratterizzati da un aspetto di "genuino invecchiamento" : il complesso è "preservato"  con riverente naturalezza ; lo testimonia la conservazione di cimeli e di ambienti che sarebbero stati perduti se abbandonati.

 IL PROGRAMMA  "LANGA DEL SOLE"

LANGA DEL SOLE  ha perseguito l'iniziativa di trasformare Spianamento  in fulcro di interesse , per rispondere all'esigenza di collegare l'Alta Langa al circuito valoriale del  Sito  UNESCO ,  per contribuire  a fornire un impulso al turismo e al cicloturismo , per le iniziative sostenibili  dell'Alta Langa , per valorizzare le produzioni agricole di eccellenza, le risorse silvo-pastorali di qualità e per promuovere il rilancio integrato ambientale e paesaggistico del patrimonio edilizio di tradizione e dell'intera filiera edilizia ad essa legata, con un significativo ruolo anticongiunturale per l'economia del territorio.  L'iniziativa  è stata opportunamente intrapresa perchè   Spianamento  è la risorsa-polo  del sistema turistico integrato  di Langa e dell'Alta Langa.  Le azioni del progetto  LANGA DEL SOLE,  finanziato  dal Bando "Interventi Faro" della Fondazione C.R.C., disegnano un progetto simmetrico , fondato su relazioni-paradigma  che prefigurano il contesto uomo-ambiente di LANGA DEL SOLE :  Spianamento  ed il suo parco, il  Langa  cycling  Diorama  ed i suoi itinerari , l' Algoritmo  ed il suo "giardino dei siti mediatici" con i suoi ricettori/estensori che proiettano la  Costellazione di LANGA DEL SOLE  oltre il  limes, verso la Galassia dei paesaggi culturali dell'intero Piemonte meridionale , della Liguria occidentale e della Provenza orientale.

Il progetto LANGA DEL SOLE si propone di promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio e di sostenere la competitività di un contesto geografico che rientra fra le aree marginali del Piemonte, mediante azioni che promuovono stili di vita sani e che organizzano l'educazione e la formazione ad alto livello dei giovani e dei protagonisiti del mondo del lavoro, soprattutto attraverso il loro diretto coinvolgimento. I destinatari della formazione sono i residenti di domani, gli operatori e gli utenti outdoor del turismo e del cicloturismo di Langa, inteso come paradigma di uno stile di vita che surroga le criticità della vita urbana contemporanea individuando priorità e attenzioni ispirate alle potenzialità della green e della blue economy; gli strumenti sono le nuove tecnologieper promuovere la diffusione e la fruizione di cultura diffusa, con un sito web dedicato agli eventi artistici, culturali e sportivi del territorio.

LANGA DEL SOLE è il programma di valorizzazione del paesaggio culturale della Langa di prima e seconda dorsale, a partire da Spianamento San Sebastiano di Diano'Alba fino alla Borgata Cavallini di Paroldo ed al Belvedere di Momarcaro, realizzato mediante il restauro conservativo di Spianamento e la sua valorizzazione nel sistema turistico e ciclo-turistico di Langa e dell'Alta Langa.

DESCRIZIONE DELLE OPERE

Situato sul limes tra il districtus albese e l'Alta Langa, Spianamento San Sebastiano è la cerniera fisica del territorio.  Il compendio Spianamento appartiene al Comune di Diano d'Alba; l'immobile è costituito dalla Palazzina di loisir dei Conti Rangone di Montelupo (come anzidetto nobili feudatari del luogo, XVIII secolo) e da un vasto belvedere (in forma di parco, con superficie pari a 1,4 ettari), affacciato sulle Core zone UNESCO (componenti Langa del Barolo, Langa del Barbaresco e Castello di Grinzane Cavour),  La palazzina ed il belvedere sono esempi del patrimonio edilizio di tradizione locale, di grande interesse monumentale e paesaggistico per la Langa e l'Alta Langa. 

Il progetto è stato redatto ai sensi dei Nulla Osta rilasciati dalla competente Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio

E' suddiviso in DUE LOTTI :

Lotto 1 : Ristrutturazione accessibilità e riqulificazione degli edifici - allestimento  (CIG: 8694727BB1) , il quale si compone - tra gli altri - dei seguenti interventi  :

Allestimento dell'appartamento dell'Ambasciatore :  restauro dei locali interni al piano Primo destinati a "casa museo" al fine di renderli disponibili per ospitalità di rappresentanza in collaborazione con la Direzione del Sito UNESCO paesaggi vitivinicoli del Piemonte ;

Allestimento cucine del Conte : restauro dei locali interni posti al piano Terreno per realizzare un appartamento ad uso turistico, annesso ad uno spazio laboratorio di gastronomia locale o sala colazioni per gli ospiti della struttura ;

Allestimento Foresteria : completa ristrutturazione della manica avancorpo est per realizzare una foresteria in appoggio alla residenza di rappresentanza in collaborazione con la Direzione del Sito UNESCO paesaggi vitivinicoli del Piemonte ;

Allestimento impianti e pompe di calore : dotazioni impiantistiche dei locali interni dei piani Terreno e Primo destinati a "casa museo" al fine di renderli disponibili per ospitalità di rappresentanza in collaborazione con la Direzione del sito UNESCO ; si prevede di eseguire restauri anche sui fronti esterni della palazzina in corrispondenza dell' Appartamento di rappresentanza così realizzato.

Lotto 2 : Lavori di ripristino e consolidamento dei muri di sostegno con riqualificazione delle strade di accesso  (CIG: 86947552CF)

Importo dell'intervento : Euro  1.278.062,10

I lavori sono iniziati nell'Ottobre 2021 e sono terminati ad Aprile 2023.

 

FOTO  ANTE INTERVENTO :

FOTO 1 ANTE INTERVENTO

ALLEGATI :

 RELAZIONE GENERALE

 

LINKS  UTILI : 

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/cultura-turismo-sport/cultura/patrimonio-culturale-unesco/controllo-sui-progetti-fesr-psc-relativi-ai-beni-ai-siti-unesco

https://www.comune.dianodalba.cn.it/ita/novita/dettaglio_news.aspx?id=315

 


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